“Se il fotografo è interessato alle persone davanti al suo obiettivo, e se è compassionevole, è già tanto. Lo strumento non è la macchina fotografica ma il fotografo”. - Eve Arnold
Persone e fotografia è un argomento ampio e multivario, ad esabbraccia quasi l'intero spettro degli stili fotografici e può essere analizzato in una miriade di modi.
Nel 1838 Louis Daguerre fece la storia quando, utilizzando l'omonimo metodo dagherrotipico (che aveva creato tre anni prima) catturò Parigi' Boulevard du Temple, o, inconsapevolmente, la forma appena distinguibile di una figura solitaria. Questa immagine è ampiamente accettata come la prima a contenere un essere umano, segnando così un momento cruciale nella storia della fotografia, aprendo un mondo di possibilità per i fotografi da quel momento in poi, e trasformazione il mezzo per sempre.
Il rapporto tra la fotografia e le persone è sia simbiotico che profondamente intrigante; uno che è in continua evoluzione e, nel processo, rivela profonde verità riguardanti l'umanità. Si tratta, quindi, a nostro avviso, di un tema felice per uno dei nostri concorsi mensili: il People Photography Award (Edizione 2021 aperta alle iscrizioni fino al 31 ottobre), in cui invitiamo i professionisti che lavorano in un ampio spettro di stili e generi a mostrare le loro rappresentazioni più avvincenti degli altri.
Attraverso le sorprendenti rappresentazioni della guerra di Robert Capa, insieme al lavoro dell'era della depressione dei fotografi della Farm Security Administration (in particolare, Dorothea Lange e Walker Evans) e le rappresentazioni penetranti della società americana di Robert Frank, i campi della fotografia documentaria e del fotogiornalismo sono stati modellati da immagini di persone.
“In realtà, tutto ciò che noi fotografi fotografiamo siamo noi stessi nell'altro tutto il tempo" - Evelyn Hofer
Oggi, questa stessa sensibilità umanistica è alla base del lavoro di molti narratori visivi, la cui pratica è caratterizzata dal desiderio di comunicare il stories dei senza voce; documentare tradizioni in via di estinzione o sottoculture emergenti o articolare i racconti umani dietro le principali questioni del nostro tempo.
Allo stesso modo, 'Street Photography' è un genere definito da immagini spontanee di persone; modellato da professionisti del dopoguerra che hanno magistralmente immortalato momenti della vita quotidiana in città come Parigi, Londra e, in particolare, New York City. Le loro immagini, e in effetti quelle catturate dai loro predecessori, sono rivelazioni sulla società, che ritraggono umorismo, gioia, malinconia e amore, composti chiave della condizione umana.
“Non c'è niente di più interessante del paesaggio del volto umano” – Irvin Kerschner
Quando si contempla questo soggetto, tuttavia, lo stile che viene subito in mente è, ovviamente, la ritrattistica. Dalle rappresentazioni di figure iconiche o modelle ai ritratti sociologici o etnografici, è uno stile che trascende i generi; uno con una storia lunga e leggendaria quasi quanto il mezzo stesso.
Per generazioni, i grandi fornitori di questo formato hanno cercato di catturare la personalità dei loro soggetti; impartire le loro complessità e particolarità; trascrivere la loro stessa essenza in un unico fotogramma.
Ma perché la fotografia è così interessata alle persone? Cosa possono rivelare le nostre riflessioni su questo argomento? Oscar Wilde una volta disse che "ogni ritratto dipinto con sentimento è un ritratto dell'artista, non del soggetto".
Lo stesso principio può essere applicato alla fotografia: perché forse tutte le grandi fotografie di persone sono in effetti, in una certa misura, un'impressione degli artisti stessi, un soliloquio visivo riflessivo che esprime il loro carattere, spirito e umanità.
NB: Le iscrizioni al People Photography Award 2022 sono aperte fino al 31 dicembre 2022. I fotografi possono partecipare qui.
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