Fotografo, Tristan Hollingsworth, crea immagininalogiche eteree e profondamente assorbenti che evocano sentimenti di voglia di viaggiare, nostalgia e sottile malinconia.
Il suo interesse per la fotografia è iniziato in tenera età. HHa usato una cinepresa 110 e un registratore per documentare il suo ambiente quotidiano, con il quale dice di aver avuto un 'strano fascino'. Tuttavia, la sua passione non è riuscita a sbocciare in qualcosa di degno di nota fino a cinque anni fa, quando, galvanizzato dai suoi viaggi, ha ripreso in mano una macchina fotografica.
I viaggi appassionano da tempo i fotografi: il cambiamento di ambiente; luoghi sconosciuti; suoni e odori, convergendo per fornire un potente stimolante per la loro creatività. Allo stesso modo Hollingsworth ha trovato ispirazione attraverso i suoi soggiorni, in particolare nei paesaggi e, come li descrive, 'piccoli, antichi borghi con l'anima'. Tuttavia, più recentemente, ha anche scoperto l'impulso più vicino a casa.
“Ultimamente, da quando viaggiare è diventato meno accessibile, ho trovato l'amore nell'esplorare la mia casa a Los Angeles. È stato un processo interessante svelare la natura qui insieme a scene banali.” – Tristan Hollingsworth
Cita il lavoro di daido moriyama e il compianto Luigi Ghirri come fondamentale nel plasmare la sua pratica.
"C'è qualcosa nella semplicità, ma le domande che fanno che mi commuove."
In apparenza, forse, entrambi i professionisti sono sorprendentemente diversi: il fotografo italiano Girri è stato un pioniere di colore le cui immagini pittoriche di medio formato sono caratterizzate da una sottile surrealità, pazienza e percettività, mentre Moriyama è meglio conosciuto per le sue viscerali rappresentazioni monocrome della sua nativa Giappone. Tuttavia, entrambi hanno trascritto il quotidiano in immagini profondamente impressionanti; l'apparentemente banale in qualcosa di veramente potente.
Catturato su un vecchio Leica telemetro e (più recentemente) una Nikon F3, che dice 'canta ai suoi occhi', Le immagini di Hollingsworth affascinano e incuriosiscono con immediatezza.
Avvolto in una foschia eterea e caratterizzato da sobrie sfumature prismatiche; uso creativo della luce; e frequentemente, l'applicazione di doppie esposizioni o stratificazione, il suo marchio unico di poesia visiva è psichedelico, misterioso e illusorio. Sembra descrivere una realtà diversa dalla nostra, frammenti di sogni o ricordi, o forse, ideazioni visive della sua immaginazione.
Il suo approccio differisce a seconda dello stile dell'immagine. Le sue fotografie di strada sono prevalentemente catturate spontaneamente durante lunghe passeggiate:
“…Ascolto la musica nelle mie cuffie e guido da un luogo all'altro in una sorta di trance psichedelica…”
Al contrario, per gli altri viene utilizzato un approccio più ponderato:
"... Farò ricerche sulle persone coinvolte, sceglierò un luogo e visualizzerò il modo più creativo per esprimere l'idea..."
Tuttavia, nella sua esperienza, sono quei momenti sfuggenti in cui i due sintetizzano, che generano il veramente straordinario.
"Le migliori foto si presentano quando la combinazione di pianificazione e flusso si scontrano. Allora ti lasci davvero andare e crei da uno spazio più profondo.”
Tutte le immagini © Tristan Hollingsworth